Immersione Impavido 2007

 

 
 
 
 
 

DA FACILE A IMPEGNATIVA IN UN ATTIMO!!

Come prima immersione Tecnica dell'anno, abbiamo deciso di partire in modo tranquillo con un bel relitto che giace su un fondale di -68 mt al largo delle secche di Vada. Il Relitto dell'Impavido, che abbiamo già fatto a Novembre, era l'occasione giusta per riprendere l'attività per questo nuovo anno. Domenica mattina partiamo alle 7:00 per arrivare con calma all'imbarco per la nostra immersione, purtroppo il gruppo è stato falcidiato dall'influenza che in questo periodo fa da regina! Arriviamo al Porto alle 8:30 ed iniziamo ad assemblare l'attrezzatura, facciamo nuovamente l'analisi delle miscele prima di caricare le bombole in barca. Il team è formato da Lorenzo Pestelli, Alessandro Lasagni, Fabrizio Capizzi, Marco Verdiani, Paolo Zinno e Massimiliano Favetti. Come miscela di fondo ho scelto un tmx 17/40 e come mix decompressive Tmx 35/30, Ean 50 e O2, con un tempo di fondo progrannato è 25 min. La giornata è nuvolosa, ma per fortuna c'è solo una piccola brezza di scirocco che rende il mare un pò increspato, ma ottimo per immergerci.
Arrivati sul punto D'immersione, il pegagno non c'è più e quindi viene buttata l'ancora. Vediamo subito che in superficie c'è un pò di corrente che ci troveremo durante la discesa. Appena entrati in acqua, Marco si accorge che la valvola di scarico del suo gav ha qualche problema, così lo controllo, devo smontare la sua valvola che non vuol sapere di ritornare a funzionare... una volta riposizionata funziona perfettamente. Il tutto ovviamente con la corrente che si faceva sentire e le onde che si stavano alzando. Aspettiamo 2 minuti prima di scendere per calmare l'affanno e poi giù !!!
La discesa è stata lentissima, la corrente era molto forte e la cima dell'ancora molto lunga, il fondo non arrivava mai!!! Siamo stati costretti a tiranci dalla cima dell'ancora per poter scendere un pò più velocemente. Arrivati sul fondo troviamo una discreta visibilità limitata solo dalla mancanza di luce naturale, non essendoci il sole. Iniziamo la nostra immersione visitando la il troncone di poppa per poi dirigerci verso la prua dove il cannone ci aspetta maestoso, la corrente che avevamo trovato durante tutta la discesa sembrava essere sparita, ci siamo soffermati a vedere le aragoste, presenti in gran numero.... poi ci dirigiamo verso la spaccatura del troncone di poppa per raggiungere l'ancora. Non appena usciamo dalla copertura del relitto, la corrente ritorna a farsi sentire senza però crearci troppa difficoltà.... risalimo verso la parte più alta e il mio compagno mi segnala di guardare deltro ad un'oblò..... un maestoso Grongo di ragguardevoli dimensioni, fa capolino, come per salutarci e poi sparisce nel buio della stiva del relitto. L'immersione volge al termine, stacco l'ancora dalle reti per consentire un facile recupero ed inizia la risalita..... Come è stato per la discesa, anche in risalita la corrente ed il maroso hanno fatto da padrona.

Un video e alcune immagini riprese da Alessandro Lasagni con la sua telecamera digitale

cannone foto Alessandro Lasagni foto Alessandro Lasagni
aragosta foto Alessandro Lasagni bomba

 

ET

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Lorenzo Pestelli

 
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